Nell’ambito della nostra esperienza commerciale, soprattutto nei sempre più frequenti casi di subentro a gestionali già presenti in azienda, veniamo spesso interpellati sui costi delle varie lavorazioni: “Ma gli altri come fanno?” è la classica domanda che ci viene posta e alla quale non possiamo dare risposta per due motivi fondamentali. Il primo è ovviamente la riservatezza dovuta a tutti i clienti, il secondo è che ogni azienda fa storia a sé.

Proviamo ad approfondire questo ultimo punto. Iniziamo puntualizzando che non si parla del prezzo finale di vendita, sempre più spesso “dettato” dal mercato, ma della struttura dei costi, cioè quanto costano le singole lavorazioni interne all’azienda e a quanto dovrebbero essere conteggiate per coprire tutte le spese sostenute, permettendo anche un margine congruo all’impresa.

All’obiezione “Ma se devo vendere un prodotto al prezzo di mercato a cosa mi serve tutta questa fatica?” rispondiamo facilmente: non sapere quali sono le sofferenze aziendali non vi permetterà di porvi rimedio o di cercare di farlo. Se eseguire una certa lavorazione vi costa molto più di quanto la fatturate è vitale saperlo, perché potreste esternalizzarla a prezzi concorrenziali e dedicare il personale a lavorazioni più remunerative, piuttosto che cambiare sistema di produzione, invitare i vostri venditori a dare consigli alternativi, rinnovare le vostre attrezzature ed altro ancora. C’è anche la soluzione di continuare così come fate ora, consci però di cosa sta succedendo e dove potete migliorare.

A chi affidarsi una volta che vi siate decisi di verificare la struttura dei costi aziendali? Il consiglio di Gianluca Cheli, responsabile progetti e sviluppo di Azul sistemi, è di non rivolgersi a chi vi ha fornito il gestionale di produzione: a parte un possibile conflitto di interessi, tenere le due posizioni separate permette di avere un controllo maggiore sui risultati ottenuti. Inoltre avvalersi di un consulente in zona vi consente di instaurare un rapporto più stretto, potendo quindi configurare i nuovi macchinari senza adottare la struttura dei costi dei macchinari precedenti (se li avete cambiati o implementati un motivo ci sarà), e mantenendo aggiornati anche quelli già esistenti. Se questo vi sembra eccessivo, pensate agli aumenti di costo delle materie prime e dell’energia degli ultimi anni, e di come li avete conteggiati.

A seconda delle necessità delle singole aziende, nelle sue elaborazioni Azul5 può utilizzare svariati tipi di dati, tra i quali prezzi di vendita, costi con ricarico differenziato per lavorazione, configurazione di costo (diretto, industriale, pieno), ricarichi personalizzati per cliente ed altro ancora.

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